" Cape Town è un posto impensabile. Sdraiato tra la Table Mountain, le pianure e le baie. Assediato dal mare. È un posto di vento, di onde, di barche, di navi, di squali, di balene, di foche, di gente nera, bianca, gialla. È un posto di fari, di strapiombi, di cibo, di gioia, di vino, di sesso, di dolore. È un posto di colori, di pinguini, di gatti, di albatros, di luci abbaglianti, di profumi e di odori. È un posto di musica, di movimenti frenetici e di fluide movenze. È un posto di camicie colorate, di gente che suona di tutto. È un posto di respiri perfetti e di singhiozzi affannosi. È un posto di carezze e di sberle. Di ostriche e di pane. Di quella roba che ti stringe la gola e ti spinge nel petto. Quella roba che ti fa piangere e sentirti vivo, che vorresti condividere ma che non riesci a spiegare. Quello che ti fa naufragare nell’assoluta bellezza del sole.
Cape Town è un posto dove andarci a vivere.
Ma forse Cape Town non esiste, forse è soltanto il sogno di un mago."

(Andrea Cocchi)