Stiamo parlando delle pitture rupestri: prima forma d’arte nata migliaia di anni fa. Sono riuscite a resistere all’usura del tempo e alle forti escursioni termiche tipiche del clima africano, ma stanno rischiando di scomparire a causa dell’azione dell’uomo. Gli esperti di tutto il mondo denunciano l’incuria a cui gli antichi graffiti sono soggetti in molte zone del continente africano. Le principali minacce provengono dagli atti di vandalismo, in aumento negli ultimi anni, proprio in concomitanza con l’incremento dei turisti. Alcuni affreschi sono stati alterati a causa di scritte prodotte dall’homo sapiens contemporaneo che, incurante del loro valore, deturpa ciò che ha creato migliaia di anni fa il suo antesignano. Sull’antica arte africana incombe anche un’altra minaccia rappresentata dai furti. Questi antichi musei immersi nella natura sono diffusi nel nord, così come nella zona australe dell’Africa. Una delle aree più importanti dove si possono osservare è all’interno delle numerose caverne nascoste sui monti Drakensberg, che dominano la zona orientale del Sudafrica o nel Cedeberg a pochi km da Cape Town. Negli antri della catena montuosa, gli antichi popoli San hanno lasciato le rappresentazioni di animali selvaggi e del loro ancestrale modus vivendi. In alcuni casi, artefici di quest’arte sono stati antichi sciamani che, dopo aver raggiunto uno stato di trance attraverso danze rituali, dipingevano le loro visioni.